giovedì 30 dicembre 2010

RENATO DE PAOLI PRESENTA: NEL TEMPO DELLA DEA

BREVE STORIA VENETA FLUVIALE CIVILTA

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Storia Anna Maria Annette Ronchin

NEL TEMPO DELLA DEA EDAR Vicenza
Breve storia della civiltà fluviale veneta.
All’incrocio delle grandi vie fluviali c’era il tempio della Grande Dea. ... presenta il suo libro “Nel tempo della dea”, 143 pagine, edizioni Edar.



Epilogo a questo preludio di brani artistici è il libro Nel tempo della Dea, libro scritto da Anna Maria Annette Ronchin
ed edito da EDAR Vicenza , che va letto, per apprezzare la storia inedita dell'endolaguna, il Racconto medoevale,
inserito nella parte centrale, le illustrazioni eseguite dalla stessa autrice. Il testo è il risultato di una scrupolosa e attenta
raccolta di materiali - documenti e di notizie storiche sulla civiltà materiale veneta.


Scrive a riguardo l’autrice: “Gli elementi geografici dell’ambiente veneto prendono i nomi dei fiumi Po’ – Menago –

Fratta – Adige – Bacchiglione e vengono raccontati dalla Preistoria alla Storia degli antichi Veneti, illustrando le loro
credenze e le loro idee religiose [...] Il leit motiv del percorso narrativo è il tempio pagano dedicato alla Grande Dea,
che sorgeva all’incrocio di vie fluviali nel centro dell’Endolaguna veneta, il cui culto fu ereditato dai veneti romanizzati
che lo dedicarono alla Dea Minerva e venne successivamente reinterpretato in epoca cristiana, per lasciare il posto alla
Pieve di S. Zenone, tuttora esistente. Il lettore contemporaneo, novello “Orlando”, assetato di valori che diano senso al
proprio vissuto è invitato a intraprendere un percorso diacronico, a leggere i segni, sopravvissuti nel loro contesto
ambientale, dell’evoluzione culturale e sociale della Regione, dal primitivo insediamento votivo, dedicato a divinità
femminili autoctone di cui si era persa la tradizione, a culti conosciuti, da Reitia, a Minerva, da Iside alla Grande


Madre. Il Medioevo e il Rinascimento sono presentati da documenti sulle istituzioni della campagna Veneta e dai


principali fatti storici che quel luogo dell’Endolauna Veneta ha ospitato fino all’avvento della rivoluzione Giacobina e
l'affossamento della Repubblica veneta a opera di varie forze concorrenti raccolte dal generalino Bonaparte.


Il compendio presenta anche un’interessante ricerca cartografica di Renato De’Paoli che illustra il contesto
della
narrazione storica, l’antica foce dell'acqua divagante libera poi arginata a dar Nome al Mincio, Po’, Menago, Adige e
Togna-Rabbiosa-Fratta, Agno-Guà-Frassine-Bacchiglione fino al Timavo. La ricerca cartografica esalta il legame
millenario che gli antichi Veneti hanno stabilito con l’acqua, elemento essenziale non solo per la vita comunitaria ma
anche per le comunicazioni”.


Il Libro presenta incisioni che rappresentano i dati materiali raccolti nei Musei a
testimonianza delle civilta ricche e prosperose insediate nelle Isole Sparse nella Grande endolaguna.

Un libro che fa emergere documenti recentissimi, freschi illustrati e reinterpretati da Annette Ronchin. Annette
Ronchin è conosciuta da molti anni per la sua arte incisoria. Nel Tempo della Dea , è il libro che contiene e propone
svariati metodi di arte incisoria, mantenendo forte il segno che ne caratterizza lo stile. La della pregiata manifattura
estetica, Annette Ronchin è conosciuta. Il lIbro storico narra un percorso storico - artistico dal forte valore d'identità. I
documenti reinterpretano le allegorie e le simbologie antiche rinovellando opere d'arte di antichissima fattura.
Ecco che nelle incisioni contenute nel libro nel Tempo della Dea ogni singola opera rappresenta il segno di un luogo
che individua il topòs-gramma, scrittura del luogo.
Così l’opera racconta l'acqua sacra poi arginata in fiumi Veneti. Vedute paesaggistiche dellla lama narrata nel XX
canto inferno di Dante con presisi riferimenti.



Nel tempo della Dea le immagini accompagnano i frammenti della
memoria incollandoli su tavolette in legno che rappresentano i cromosomi dalle forme arcaiche primordiali e
palafitticole che sono dentro di noi. Il "castello della Carpanea del Menago" con la leggenda della città Atlantide
costruita sull'acqua, con sette porte, poi sconfitta dai greci e sprofondata sotto la grande Endolaguna Veneta.


La lettura stratigrafica racconta questa storia e attraverso frammenti ed emersioni. Il mito - simbolo delle Esperidi di
Rezsa Isola dedicata alla Dea. Il libro attraversa ottomila anni (preistoria e storia) mettendo in luce le diverse età
storiche,per lo studio dei siti archeologici.
Nel libro si narra la scoperte delle tavolette alfabetiche Venete prelatine, si interpretano vari documenti quali cocci di
vasi, frammenti di piattini, pezzetti di specchi e altri suppellettili intesi più come bagaglio culturale di siti come il
Castello Menago Tartaro Carpanea che lasciano intravedere quali capacità avevano i nostri anteneti in materia di arte
decorative. Nel Tempo della dea affianca alla versione economica una vesrione versione rara con gli originali delle
incisioni riportate come corredo illustrativo del testo, un libro quindi con opere d’autore. Le incisioni rigorosamente in
bianco e nero, hanno come soggetti le rivisitazioni stilistiche di suppellettili e statuette votive, mantenendone tutti gli
elementi per una corretta lettura. Si potranno vedere così opere intitolate “La situla racconta”, un’immagine che
riproduce le incisioni della situla Benvenuti, “Il cavaliere di Reitia”, immagine del bronzetto rinvenuto nelle stipi del
Veneto Antico e l’ “Incisione venetica”, che riproduce l’iscrizione Venetica incisa su pietra, proveniente da Isola
Vicentina e conservata al Museo Archeologico-Naturalistico di Vicenza, in cui si leggono da destra verso sinistra  in caratteri venetici: LAX .S. VEN E XK.

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